Ottobre 2011 – le aziende tornano a investire nelle ricerche di mercato
Nei primi sei mesi dell’anno l’Assirm, l’Associazione delle Ricerche Statistiche di Mercato, Sondaggi di Opinione e Ricerca Sociale, registra una decisa ripresa del settore delle ricerche. L’acquisito nel primo semestre 2011 è cresciuto infatti del 5%, confermando l’importanza che le aziende riconoscono al mercato della ricerca per sviluppare il proprio business, e l’attenzione che dimostrano verso i propri consumatori.
È quanto emerge dell’indagine congiunturale interna ad Assirm, presentata oggi a Milano in occasione del convegno “2011: ricerca qualitativa in Italia. Applicazioni off e online”. L’indagine, svolta su un campione di 41 fra i 45 Istituti aderenti all’Associazione intende fare il punto non solo sull’andamento del settore delle ricerche, ma anche sulle future prospettive e gli sviluppi del mondo della ricerca in rapporto all’evoluzione tecnologica.
In dettaglio, l’andamento delle acquisizioni è stato lento all’inizio del primo semestre 2011, ma è poi cresciuto nella seconda metà. Di conseguenza, gli ordini in portafoglio degli istituti sono cresciuti, e il fatturato, riferito agli associati Assirm, raggiunge nel primo semestre 2011 i 227,2 milioni di euro. Le aziende in Italia dimostrano di voler rispondere alla congiuntura economica negativa continuando a investire nella conoscenza del mercato e nella comprensione approfondita delle sue dinamiche: nel primo semestre 2011, c’è stato un incremento non solo delle commesse di ricerche ma anche delle richieste di consulenza (+ 21%) rivolte agli istituti .
Nel primo semestre dell’anno, crescono sia le indagini continuative ad hoc (+4,9%), che raggiungono un valore di 48 milioni di euro, sia i sondaggi elettorali e di opinione (+19%) per un valore di 4,7 milioni di euro, e ciò dimostra che nel 2011 i partiti politici hanno iniziato a sentire con maggior forza il bisogno di capire l’orientamento degli elettori.
Le ricerche motivazionali crescono, così come i focus group (rispettivamente +8,4% e +0,5%), e la metodologia “Mistery Shopping”, che consiste nel valutare con discrezione e professionalità i servizi per i clienti, cresce del 28,7% raggiungendo i 4,6 milioni di euro.
Il convegno è stata l’occasione per fare il punto sull’utilizzo delle ricerche via internet, strumento in costante sviluppo, che segnano +23,1% nel quantitativo raggiungendo un valore di circa 20,6 milioni di euro, e +305% nel qualitativo raggiungendo un valore di circa 2,5 milioni (nel primo semestre 2010 valevano 573 mila euro). Le metodologie online non soppiantano comunque le più tradizionali ricerche via telefono (+11,8%), che restano il metodo di ricerca con uno dei più alti ordinativi (più di 48 milioni di euro).
“Imprenditori e aziende sentono sempre più il bisogno di conoscere i propri consumatori in profondità in modo tale da poter fornire loro servizi e prodotti disegnati su misura.” ha dichiarato Cecilia Gobbi, Direttore Generale di Assirm. ”Gli Istituti di Ricerca si dimostrano essere il giusto ‘partner di business’ e non solo mero fornitore di dati e analisi. Le ricerche di mercato vengono infatti sempre più riconosciute come supporto di valore strategico, un investimento reale per il proprio business aziendale. I dati dimostrano che, nonostante la crisi economica che i mercati continuano a vivere, il nostro si conferma essere il settore anticiclico per eccellenza”.
Cos_ASSIRM_ Congiuntura e convegno ottobre 2011.pdf