I sensi umani sono ben cinque e, lavorando di concerto, agiscono come un sistema integrato in grado di generare un responso olistico.
Essi mediano le informazioni che l’ambiente circostante ci trasmette e una delle loro funzioni chiave è quella di aiutarci a riconoscere i prodotti edibili ed avvisarci quando siamo in presenza di fattori di rischio per la salute ed il benessere.
Il consumo di un prodotto alimentare è unattività guidata da due sistemi: un sistema omeostatico (mantenimento automatico degli equilibri interni – fame/sazietà) ed uno edonico (gradimento/soddisfazione/ricompensa). La predisposizione fisiologica (il senso di fame), da un lato, e la soddisfazione attesa o quella effettivamente percepita, dallaltro, ci incoraggiano a scegliere cosa mangiare e bere.
Nel corso di tale attività vengono stimolati contemporaneamente diversi sistemi sensoriali: la percezione avviene attraverso un processo multimodale nel quale le informazioni acquisite separatamente da ciascun sistema di senso vengono integrate fra loro ed interpretate da regioni specializzate del cervello, generando un responso olistico.
I sensi vengono classificati in cinque diverse modalità: vista, olfatto, gusto, tatto e infine udito. In genere i segnali visivi e olfattivi sono i primi a fornire indicazioni sulla qualità degli alimenti.
La vista permette di percepire, grazie ai fotorecettori della retina, gli stimoli luminosi e, quindi, la forma, il colore, la dimensione e la posizione degli oggetti. Laspetto di un alimento e, in particolare colore e consistenza, suscita aspettative per gli altri attributi sensoriali, predisponendo i restanti sensi alla loro percezione e valutazione. Per esempio, lintensità del colore rosso della frutta è associato ad un maggiore grado di maturazione e ad una maggiore intensità percepita del gusto dolce; o, ancora, il colore giallo intenso o una consistenza compatta, osservate in un formaggio, riconducono spesso ad un sapore ricco e deciso, tipico di un formaggio a lunga stagionatura. È piuttosto frequente quindi che il primo atto di scelta di un prodotto avvenga attraverso la valutazione del suo aspetto che ci mette in condizioni di predire la corrispondenza del prodotto alle nostre aspettative in termini di tutte le altre caratteristiche sensoriali.
Lolfatto è il secondo senso in ordine d azione nel processo di percezione.
La percezione dellodore avviene sia per via diretta (orto nasale), che per via indiretta (retro nasale). La percezione orto nasale è dovuta alle componenti volatili dellodore che, attraverso la respirazione, raggiungono direttamente i relativi recettori dellepitelio olfattivo. Succede quando non abbiamo ancora assaggiato il prodotto ma un buon profumo ci avvolge al passaggio davanti ad una pasticceria o quando apriamo la confezione di un salume pre-affettato o stappiamo una bottiglia di vino buono. Anche in questo caso, lolfatto predispone gli altri organi di senso alla valutazione.
La percezione per via retro nasale avviene con la deglutizione che induce il trasferimento dei componenti odorosi dal cavo orale allepitelio olfattivo attraverso il canale rinofaringeo. Anche se la percezione per via retro nasale avviene grazie ai recettori del naso, gli stessi della via orto nasale, si ha tuttavia la sensazione di percepire gli odori in bocca; per questo lodore percepito per via retro nasale, insieme al gusto e alle sensazioni tattili e chemestetiche, viene definito flavour, ovvero sapore. Spesso, un alimento apparentemente privo di aromi alla valutazione diretta, rivela un flavour inaspettato una volta assaggiato.
Il sistema olfattivo umano si caratterizza per essere poco selettivo e non è quindi predisposto per percepire gli odori come singoli composti ma piuttosto come modelli basati su gruppi di molecole, i cui segnali sono associati a livello percettivo ad un unico odore.
continua (con lesplorazione delle altre tratte del viaggio attraverso i sensi: gusto, tatto, udito)