Pirateria audiovisiva in Italia
Cresce la pirateria digitale, il nuovo pirata è maschio, lavoratore autonomo e istruito. I mancati incassi sfiorano i 700 milioni di euro, il danno al Pil supera i 400 milioni. Sono alcuni dei dati della ricerca condotta, prendendo, per la prima volta, come campione rappresentativo anche una fascia di età molto bassa, ovvero 10-14 anni, per poi analizzare il segmento di popolazione più adulta che va dai 15 anni in su. Il danno complessivo all’economia italiana e stimato in 1,2 miliardi di euro men tre sono 6.500 i posti di lavoro persi. Il primo dato allarmante, se si considera il totale della popolazione italiana, e quel 39% di persone che almeno una volta nel 2016 ha guardato illegalmente film, serie TV o programmi televisivi e di intrattenimento. Nel complesso, si stimano quasi 669 milioni di atti di pirateria compiuti. I film sono il contenuto piratato più spesso e dal maggior numero di persone: il 33% della popolazione adulta, con oltre 370 milioni di atti di pirateria. Se tra gli adulti i pirati risultano essere il 39% della popolazione, tra i più giovani la percentuale sale: 1 ragazzo su 2 tra i 10 e i 14 anni dichiara di aver visto illegalmente negli ultimi 12 mesi almeno un film, una serie o un programma tv.