Il mercato della Farmacia italiana chiude il 2016 in ripresa, grazie a un finale dal netto segno positivo (+2%) che recupera le perdite del primo semestre, raggiungendo un fatturato totale di 25,2 miliardi di euro. La fotografia arriva dalle rilevazioni di QuintilesIMS Italia, portate a termine sul suo campione continuativo e certificato di 8.000 farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale.
I dati positivi di fine anno (+1,2% solo nellultimo trimestre) non sono tuttavia sufficienti a rovesciare il trend negativo intrapreso dal mercato dei farmaci etici (farmaci con obbligo di ricetta), che chiude lanno a 15,1 miliardi di euro, con un -1,1% rispetto al 2015, a fronte di consumi sostanzialmente stabili.
A bilanciare questo calo è il giro daffari del comparto di libera vendita (vale a dire farmaci di autocura e segmento commerciale esclusi i test per il glucosio) che, pur registrando un calo dei consumi (-0,7%), chiude lanno con valore positivo (+0,8%).
A spingere il mercato sono ancora gli integratori, che chiudono il 2016 a 2,6 miliardi di euro: il trend positivo non accenna a calare (+6,6% rispetto al 2015), anche nel corner della Gdo (+13,3%).
Trend negativo sullanno per i farmaci di automedicazione, nonostante la ripresa in prossimità della stagione influenzale (+11%). Tiene ancora il mercato della cosmesi (0,3%), delligiene e la cura della persona (0,1%), malgrado una leggera contrazione dei consumi.