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IRI analizza l’impatto sul comparto di carni e salumi dato dall’allarme lanciata dall’Oms: 16 milioni persi in una sola settimana

17 Novembre 2015

Milano, 13 novembre 2015. Dopo l’allarme lanciato dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sui danni alla salute provocati dalle carni rosse ed elaborate, i mercati hanno immediatamente reagito registrando una perdita significativa.

La settimana immediatamente successiva alla divulgazione della notizia le vendite hanno segnato una contrazione pari a 16 milioni di euro nel solo canale moderno (ipermercati e supermercati). Quello delle carni è uno dei mercati più importanti all’interno del Largo Consumo che vale nel periodo gennaio- ottobre di quest’anno ben 8 miliardi di Euro.
In una sola settimana il mercato ha bruciato quindi lo 0,2% dei ricavi complessivi.

Tutti i segmenti del mercato sono stati impattati. Fa eccezione la carne bianca fresca che, a due settimane dalla comunicazione dell’Oms, registra una crescita del 3%. Al contrario, tutti i prodotti elaborati, sia che si tratti di carne rossa sia che si tratti di carne bianca, segnano cali importanti.
Tra i segmenti maggiormente impattati sicuramente vi sono quello dei Wurstel e altri Precotti che registrano addirittura un calo delle vendite pari al 17,1%.

“Dopo un periodo di difficoltà dell’intero comparto di carni e salumi, si stavano intravedendo segnali di ripresa – commenta Marco Limonta, Business Insights Director di IRI- Purtroppo questo avvenimento ha portato una forte battuta di arresto in tutta la filiera”.
Ad una settimana dalla comunicazione divulgata dall’Oms il comparto di carni e salumi nei canali di supermercati e ipermercati segna un -8,7% rispetto all’analogo periodo precedente.