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Ricerche di mercato: il settore cresce del 3,4% e vale 492,6 milioni di euro

16 Aprile 2019

Assirm ha presentato i dati congiunturali 2018, dai quali emerge una crescita del comparto pari al 3,4% rispetto al 2017 e un valore totale pari a 492,6 milioni di euro.

Dal 2001, lo sviluppo del settore ha registrato un incremento costante, tranne gli anni 2008-2009: ponendo la base uguale a 100 nel 2001, il numero indice è oggi pari a 157. Inoltre, quest’anno il settore delle ricerche di mercato è cresciuto più del comparto dei servizi in Italia, che ha registrato un aumento del 2% (fonte: ISTAT).

A caratterizzare i dati del 2018 è soprattutto la rivoluzione digitale e il ruolo dell’online nelle ricerche quantitative ad hoc, in cui spicca la crescita delle ricerche online (CAWI – Computer Assisted Web Interviewing) pari al 13,3% e un valore totale di oltre 60 milioni di euro. Segno positivo anche per le telefoniche CATI che aumentano dell’8,3%, mentre registrano un sostanziale decremento le ricerche personali carta e penna (-47,2%) e l’autocompilato postale (-73,9%).

Anche nell’ambito delle ricerche qualitative ad hoc (che crescono del 5,4%), aumentano significativamente le ricerche focus e individuali online (+50%) e registrano una variazione positiva anche quelle motivazionali e individuali (+5,2%), mentre si registra una variazione negativa in quelle dedicate a Focus Group (-5,4%).
In aumento anche le Desk Research (+55,6%) e le ricerche continuative su panel (+6,1%): soltanto quest’ultime valgono oltre 290 milioni di euro e, nell’ambito delle varie metodologie, si segnala un aumento significativo di quelle effettuate su panel di retailers (+8,8%), che includono tutte le categorie di vendita al dettaglio; crescono in misura minore, invece, le ricerche su panel di famiglie e consumatori (+5,6%) e quelle su altri tipi di panel (+3,9%).

“Questi dati parlano chiaro – afferma Matteo Lucchi, presidente di Assirm. Emerge un settore in salute, al passo coi tempi e attento alle nuove tecnologie, in grado di seguire l’innovazione e la complementarietà degli strumenti di indagine. Dati che fanno capire quanto sia importante inserire le ricerche di mercato all’interno delle scelte strategiche aziendali: il business e la competitività, infatti, passano necessariamente dalla conoscenza dei mercati e dei consumatori, soprattutto oggi che siamo chiamati a confrontarci con un contesto in continua evoluzione e sempre più votato alla digitalizzazione. Sono temi che ci stanno particolarmente a cuore e che sicuramente avranno spazio nel dibattito che ci porterà fino al prossimo Assirm Marketing Research Forum”. 

Per quanto riguarda i settori finali della ricerca di mercato si registra un aumento di rilevazioni nell’ambito dei Servizi alla collettività e alle imprese (+35,3%), Informativa ed Elettronica (+13,3%), seguiti da Banche assicurazioni e finanza (+9,3%), Beni di consumo, distribuzione, vendita per corrispondenza (+7%), Media, libri, dischi, entertainment (+4,4%) e Farmaceutici, medicali, agricolo, zootecnica (+1,6%), settore che, pur non crescendo significativamente quanto gli altri, resta tuttavia quello che vale di più (158,8 milioni di euro). A registrare segno negativo sono, invece, la Pubblica Amministrazione centrale e periferica (-39,7%), il settore dei Beni durevoli e semidurevoli (+24,8%) e quello dei Veicoli (+8,7%).